L’obiettivo Panasonic Leica 12 mm f/1.4 è un grandangolare luminoso per il formato Micro4/3. Corrisponde a un 24 mm sul formato full frame (come angolo di campo) ed è una delle ottiche nate dalla collaborazione fra Panasonic e Leica.
Dotazione a corredo
Il Leica DG Summilux 12 mm f/1.4 ASPH. viene venduto corredato di:
- tappi (anteriore e posteriore)
- paraluce in metallo
- sacca morbida per il trasporto
Dimensioni, design, peso, comandi
L’ottica è costruita interamente in metallo e all’interno sono presenti 15 lenti: i 335 g restano un peso contenuto seppur si tratti di un obiettivo per il Micro4/3. In ogni caso, durante l’utilizzo le dimensioni (70 x 70 mm, diametro dei filtri 62 mm) e il peso non sono un problema, anzi, l’ho trovato maneggevole.
La costruizione solida, unita alla resistenza a polvere e spruzzi: ne fanno un’ottica pensata per un uso anche in condizioni difficili.
Ghiera dei diaframmi
Sul barilotto troviamo la ghiera per la selezione manuale il valore del diaframma: dalla luminosità massima di f/1.4 raggiunge l’apertura minima di f/16 con un leggero click ogni terzo di stop. Se sulla ghiera impostiamo la posizione “A” il controllo dell’apertura non è più manuale ma la selezione avviene attraverso il corpo macchina.
La ghiera dei diaframmi è però compatibile solo con i corpi Panasonic Lumix: se il Leica 12 mm viene montato su un corpo Olympus la selezione dell’apertura può essere effettuata solamente dalla fotocamera.
Messa a fuoco
Sul barilotto è presente il selettore della messa a fuoco (automatica-AF o manuale-MF).
La focheggiatura manuale sfrutta comunque il motore dell’autofocus quindi non è una messa a fuoco manuale vera e propria ma il meccanismo è realizzato bene: la ghiera sufficientemente frenata e abbastanza ampia restituisce un feedback più che buono.
La focheggiatura è interna, le dimensioni dell’ottica non cambiano e la lente frontale non ruota durante la messa a fuoco: utile se si impiegano filtri polarizzatori. Manca la scala delle distanze e della profondità di campo, indicazioni ormai sempre più rare.
Qualità d’immagine
Quando siamo di fronte a un obiettivo così luminoso viene spontaneo chiedersi come si comporta alla massima apertura: inizierò perciò a parlare di nitidezza. Poi passerò a distorsione, aberrazioni cromatiche, vignettatura e resistenza ai riflessi.
Nitidezza
Da un Panasonic Leica non mi aspettavo niente di meno che poterlo usare con buoni risultati già a tutta apertura e le mie aspettative non sono state deluse.
A f/1.4 la resa al centro è già buona, migliora chiudendo di uno stop, e raggiunge i picchi di nitidezza ai diaframmi compresi fra f/4 e f/5.6. A f/8 e f/11 è tranquillamente utilizzabile, nonostante la diminuzione della resa dovuta alla diffrazione. f/16 è l’unico diaframma che consiglio di evitare.
Ai bordi la questione è leggermente differente: a nessun diaframma la resa è al livello di quella al centro. A f/1.4 la disparità centro bordi è maggiormente evidente ma si livella a mano a mano che ci si avvicina ai diaframmi centrali.
Distorsione
La distorsione è controllata bene: non dimentichiamo che abbiamo a che fare con un 12 mm, un grandangolare abbastanza spinto. In ogni caso, i JPEG vengono corretti in camera e all’interno dei file RAW vengono inseriti i profili di correzione quindi le poche distorsioni sono corrette automaticamente.
Aberrazioni cromatiche
Le aberrazioni cromatiche sono più o meno sempre presenti ma, al pari delle distorsioni, vengono facilmente eliminate via software.
Vignettatura
A tutta apertura è presente una discreta vignettatura, diminuisce molto a f/2 e a f/2.8 è già difficile da notare: altro difetto che si risolve facilmente al momento dello sviluppo del file.
Resistenza ai riflessi
I riflessi sono forse il tallone d’Achille del Leica 12 mm, per lo meno quando fotografiamo in controluce diretto. A seconda dell’angolazione rispetto alla fonte luminosa può manifestarsi un ghosting abbastanza evidente e un effetto arcobaleno non proprio gradevole. Un peccato perché la “stellina” sarebbe molto definita, ma i riflessi multicolore la penalizzano.
Generi principali
Un grandangolare molto luminoso, adatto alla fotografia in luce scarsa, in particolare al reportage e alla street. La mancanza della scala delle distanze può essere in parte sopperita dai controlli elettronici e dai settaggi nel menu.
Adatta anche per paesaggio e per architettura visto che le distorsioni sono estremamente contenute, la nitidezza elevata e che chiudendo il diaframma anche la resa ai bordi è più che buona.
Infine, può essere utilizzato per scatti d’effetto: lo sfocato è gradevole e la separazione dei piani è possibile grazie alla grande apertura. Per riuscire a ottenere uno sfocato evidente consiglio di posizionare i soggetti vicini, meglio se alla minima distanza di fuoco (20 cm circa).
Esperienza d’uso
Dalla collaborazione tra Leica e Panasonic sono nate ottime lenti, nulla da ridire sulla costruzione, sui materiali e sulla piacevolezza d’uso. Tolto qualche riflesso di troppo in certe situazioni l’unico aspetto che mi farebbe ponderare bene l’acquisto è il prezzo. Prezzo che non è alto in assoluto, nel senso che gli obiettivi buoni costano sempre, ma di sicuro non è indifferente.
Detto questo: produce immagini di qualità elevata, è robusto e ben costruito; è luminoso e la messa a fuoco manuale, pur essendo di tipo by wire, ha un’emulazione più credibile di molte delle lenti che impiegano questa tecnologia. Aggiungiamo che il 24 mm è forse una delle mie focali preferite: non poteva non piacermi.
A chi consiglio il Leica 12 mm f/1.4
È arrivato il paragrafo dell’oggettività, quello in cui tiro le somme cercando di non farmi influenzare dalle preferenze personali.
Per il formato micro4/3 esistono solamente due focali 12 mm autofocus proposte dai marchi appartenenti al consorzio (Panasonic e Olympus). Il diretto concorrente del Leica 12 mm f/1.4 è l’Olympus 12 mm f/2, uno stop meno luminoso, non “tropicalizzato” e ha prestazioni ai bordi leggermente inferiori (mi sono basato su un test che reputo affidabile ma non l’ho mai provato) ma costa la metà.
Quindi, a parte la preferenza per un certo tipo di design, i motivi per spendere di più per acquistare il Leica sono fondamentalmente la necessità di quello stop in più di luminosità, una maggiore resistenza all’uso in ambienti difficili e qualche punto in più nella resa ai bordi. Se per voi sono motivi sufficienti, il Leica 12 mm non vi deluderà; in caso contrario avete l’alternativa servita, senza dovervi scervellare troppo in lunghi raffronti.
2 risposte
Ciao Marco, leggo ora che è uscito di produzione (così vedo dal sito di Fotocolombo). Davvero strano. Chissà se presentano un mark 2?
Ciao
Ciao Walter! Purtroppo non ho informazioni in merito; ho provato a fare l’acquisto dal sito Panasonic e non vengono mostrati avvisi. Non ho trovato nemmeno notizie sul web.