Sony a6400: la nuova a6000

La Sony a6400 è ancora una delle fotocamere più interessanti come rapporto tra qualità, prestazioni e prezzo nel panorama delle mirrorless APS-C. Ho usato a lungo questo modello e ne ho parlato in diversi video che ho raccolto in una playlist di YouTube. Torno a scriverne a distanza di tempo perché, dopo sei anni dalla sua uscita (gennaio 2019), penso sia utile un aggiornamento.

Cosa sta succedendo nel segmento APS-C di Sony

È iniziato il 2025 e l’offerta APS-C di Sony è da tempo in stallo. È vero, nel 2023 venne rilasciata la Sony a6700, un modello che però è stato per lo più considerato un tentativo poco riuscito di rinnovare il segmento APS-C.
Pur non essendomi interessato a questo modello ho seguito le reazioni che ha provocato. Chi aspettava, a distanza di più di cinque anni dalla precedente generazione (a6100, a6400, a6600), una serie aggiornata di macchine APS-C o un modello professionale con sensore non full frame è rimasto deluso. E ciò ha anche rafforzato l’idea che l’attenzione di Sony sia indirizzata esclusivamente al “formato pieno”.

Sony a6400 come sostituta della a6000

Ho rinunciato a capire quando una fotocamera Sony venga ufficialmente dismessa. Sono pochi i casi in cui l’Azienda indica un prodotto come discontinued. I corpi macchina Sony, anche quelli più vecchi, continuano a essere presenti in catalogo. Per capire se un modello sia di fatto dismesso è più utile verificare sugli store globali più importanti.

Sony a6000 discontinued (fonte: B&H Foto)
Sony a6000 discontinued (fonte: B&H Foto)

Alcuni mesi fa ho aggiornato uno degli articoli più letti del blog che riguarda la a6000 a 10 anni dal suo rilascio (2014). La a6000 è stata (e per certi versi è ancora) una fotocamera valida. Ma, nonostante la sua importanza nella storia delle APS-C Sony, dieci anni per una entry level sono tanti. Trovandola a un buon prezzo, magari avendone già posseduta una, può valere ancora la pena (ri)acquistarla, ma quando mi viene chiesto un consiglio su quale Sony APS-C acquistare oggi, che abbia caratteristiche bilanciate e miglior rapporto prestazioni/prezzo, la mia indicazione va sulla a6400.

Considerazioni aggiornate sulla Sony a 6400

Avendo usato a lungo e con soddisfazione questo modello ne ho parlato in più occasioni. Ma, dopo aver permutato la a6400 con una A7C e avendo successivamente continuato ad aggiornare il mio corredo con corpi macchina più recenti, ho avuto modo di fare nuove considerazioni. Mi riferisco a considerazioni sull’evoluzione del sistema e non relative a paragoni tra full frame e APS-C.

Negli ultimi due anni la Sony a6400 ha avuto continue oscillazioni di prezzo. In alcuni periodi il corpo macchina nuovo si poteva trovare fra i 720 e i 750 euro. Considerate le caratteristiche e l’offerta della concorrenza si trattava di una mirrorless APS-C dal posizionamento indubbiamente competitivo.

La a6400 non ha stabilizzazione interna e, purtroppo, utilizza ancora il vecchio modello di batterie. Ha però un autofocus già molto evoluto e introduce uno dei primi schermi ribaltabili in avanti. Può riprendere in 4K senza problemi di surriscaldamento (di cui soffriva la a6300) e senza limiti di tempo. Può utilizzare profili LOG e HLG. Sul fronte fotografico presenta caratteristiche evolute come la possibilità di vincolare ISO e tempi di scatto. Inoltre, il corpo macchina dà una sensazione di solidità: la prima volta che presi in mano la A7C mi sembrò meno solida della a6400.

A distanza di tempo, mi sono ricreduto sull’opportunità di utilizzare formati logaritmici su una macchina non in grado di registrare video a 10bit. La stessa considerazione riguarda infatti anche la A7C.

La a6400 oggi

Per anni ho consigliato la a6000 come corpo APS-C non professionale per fotografare. Nonostante la collocazione entry aveva caratteristiche (in particolare l’autofocus) che nel tempo l’hanno mantenuta competitiva. Era un punto di accesso nel mondo Sony e una macchina equilibrata in ambito fotografico. Quando la acquistai si trovava con un prezzo intorno ai 450€ (poi aumentato in modo spropositato e diminuito quando ormai era evidente che fosse fuori produzione. Oggi mi pare sia difficile da trovare nuova).

La a6000 era però carente sul lato video, motivo che mi portò poi ad affiancare al mio corpo principale di allora (Sony A7R III) una Sony a6400 che grazie al buon autofocus, allo schermo ribaltabile in avanti e alla possibilità di registrare un valido 4K (ma non un altrettanto buono FHD che è meglio ricavare dal 4K) faceva al caso mio per i video su YouTube.

Le principali critiche sul fronte “professionale” rivolte alla a6400 riguardavano il singolo slot per le schede di memoria, ma personalmente non l’ho mai sentito come un problema (forse perché vengo dalla pellicola). Per me il suo essere un modello entry si notava soprattutto nelle condizioni di uso molto intenso e prolungato, ma per il resto aveva caratteristiche di tutto rispetto rendendola adatta sia al neofita sia all’amatore evoluto.

Un corpo dal design essenziale, magari non troppo ottimizzato a livello ergonomico per l’impiego con obiettivi importanti, ma estremamente portatile e tutt’altro che “plasticoso”. La permutai con una A7C principalmente per sfruttare le ottiche full frame del mio corredo senza fattore di crop e perché volevo utilizzare uno stesso modello di batterie (NP-FZ100) per tutti i corpi.

Considerazioni finali

Non so cosa farà Sony sul fronte APS-C nel 2025, ma qualunque strada decida di prendere penso che ancora per un po’ di tempo la a6400 rimarrà un corpo interessante per molti utenti e continuerò a consigliarlo come ho fatto precedentemente con la a6000.

La base di partenza valida e le caratteristiche bilanciate tra uso fotografico e video ne fanno una macchina adatta per chi intende usare il corpo per fotografare e/o per riprendere filmati con destinazione YouTube o analoga.

Per usare due espressioni anglofone, la a6400 resta un best buy e un jack of all trades: un oggetto versatile adatto alla maggior parte delle situazioni. E, attualmente, ha un prezzo competitivo.

VIDEO-Sony-a6400-la-fotocamera-giusta-per-te-impressioni-a-lungo-termine
VIDEO di novembre 2019, l’ultimo video che ho pubblicato prima di sostituire la Sony a6400. Sony a6400: è la fotocamera giusta per te? Impressioni a lungo termine

Un ringraziamento

Un contenuto come questo che fa il punto su due modelli particolarmente longevi e diffusi non si basa esclusivamente sulla mia esperienza diretta ma anche sui feedback che mi sono stati forniti nei commenti su YouTube e attraverso Instagram. Le esperienze di altri hanno contribuito a farmi vedere le cose da angolazioni diverse e credo che ciò vada a vantaggio di tutti coloro che leggono o guardano i contenuti che creo.

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