Come testare la velocità dell’otturatore delle fotocamere a pellicola

Se state leggendo questo articolo vi siete probabilmente chiesti se l’otturatore della vostra fotocamera analogica è sempre affidabile. In particolare, se i tempi di scatto impostati sulla fotocamera corrispondono all’effettiva velocità di scatto.

Adoro le fotocamere a pellicola, in particolare quelle manuali con cui ho iniziato a fotografare. Sono però consapevole che queste macchine avevano già diversi anni quando sono arrivate nelle mie mani. E da allora di anni ne sono passati ancora ed è normale che possano perdere qualche colpo.

Uno degli aspetti che mi interessava testare era il comportamento dell’otturatore ai vari tempi di scatto: sapere se valori nominali e reali fossero ancora abbastanza vicini. Visto che i fotoriparatori a cui mi rivolgevano non sono più in attività ho cercato una soluzione da poter mettere in pratica senza dover spendere per strumenti costosi.

Ho trovato due metodi: uno pronto all’uso e uno per gli amanti del fai-da-te.

Filmomat PhotoPlug + smartphone (metodo pronto all’uso)

Ho acquistato un dispositivo (PhotoPlug) da collegare allo smartphone (Android o iOS). Dopo aver scaricato l’applicazione gratuita (Shutter Speed) basta collegare il PhotoPlug allo smartphone per rilevare i tempi di scatto effettivi della fotocamera.

Ho pubblicato il video con la dimostrazione pratica su YouTube.

Come collegare e utilizzare il PhotoPlug di Filmomat

  1. Scaricare l’applicazione

    Scaricate e aprite l’app gratuita Shutter Speed. Il funzionamento è abbastanza lineare (comunque nel video che ho pubblicato su YouTube trovate una dimostrazione pratica).

    Shutter Speed (app per iOS e Android)

  2. Collegare il dispositivo

    Collegate il PhotoPlug allo smartphone e posizionatelo dietro l’otturatore della fotocamera (nel mio caso dietro la tendina della reflex con il dorso aperto). Posizionate una luce (per esempio una torcia) orientata verso l’interno del bocchettone (se possibile dopo aver tolto l’obiettivo). Se all’interno del bocchettone c’è un meccanismo in movimento (specchio) fate attenzione a non avvicinare troppo la lampada per non intralciarne la corsa.

    Importante: affinché la misurazione sia corretta e non presenti problemi la lampada non deve avere sfarfallii (flicker), anche impercettibili. Il mio primo test non era riuscito alla perfezione per questo problema.

    Nota: prima dell’acquisto verificate quali modelli di cavetti sono compatibili per il collegamento tra il PhotoPlug e lo smartphone (per esempio, per iPhone vanno bene tutti gli adattatori Apple Jack da 3,5mm-Lightning fino al modello per iPhone 14).

    PhotoPlug collegato allo smartphone

  3. Verifica

    Una volta eseguite tutte le misurazioni (con la fotocamera impostata in modalità manuale) saprete se i tempi di scatto della vostra fotocamera sono sempre corretti o se, e in quali casi, dovrete apportare una correzione all’esposizione. Potreste anche valutare se far riparare la fotocamera.

    Schermata app Shutter Speed

  4. Analisi dei dati raccolti

    L’applicazione vi permette di salvare i risultati ottenuti, anche per più di un modello di fotocamera. In questo modo troverete una tabella riassuntiva salvata direttamente nell’applicazione.

    App Shutter Speed: tabella rilevazioni

Costruire un rilevatore utilizzando Arduino (metodo fai-da-te)

Se volete cimentarvi nella costruzione del vostro rilevatore potete farlo con una “piastrina” Arduino e pochissime componenti.

Vi segnalo questo video in cui trovate tutte le informazioni (componenti, codice, schema) che servono. Il costo del materiale è simile a quello del rilevatore già pronto.

Ho provato a costruirlo, senza aver mai realizzato nulla con Arduino. A livello di assemblaggio delle componenti non ho avuto problemi (il rilevatore e il display funzionavano), ma le rilevazioni non avvenivano correttamente.

Qualcosa non va...
Qualcosa non va…

Dopo un po’ di prove mi sono fermato, dando la colpa al fatto che forse non ero riuscito a trovare una piastrina identica a quella utilizzata nel video indicato sopra. Il fatto che fototransistor rilevasse le variazioni di luce e che le informazioni sul display venissero mostrate mi faceva ipotizzare il corretto collegamento e caricamento del codice.
Dopo aver acquistato il PhotoPlug e misurato i tempi con successo mi sono chiesto se i problemi con il sistema basato su Arduino non derivassero dalla lampada utilizzata all’inizio, quella che “sfarfallava”… Magari prima o poi ritenterò, giusto per curiosità. 

Nota: il fototransistor (dal costo di pochi centesimi di euro) indicato nel video dello strumento fai-da-te non è facilmente reperibile. Se non avete un negozio fisico a portata di mano da cui acquistarlo potete provare su eBay. Quando l’ho ordinato era disponibile presso due store in Germania. Ho provato a ordinarlo da entrambi, i tempi di spedizione in Italia sono lunghetti, circa tre settimane. Non so quale sia la ragione, ma in entrambi i casi l’attesa è stata più lunga di quella indicata al momento dell’ordine.

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