Brian 2.0 è un treppiedi in fibra di carbonio prodotto da 3 Legged Thing, azienda inglese già incontrata nella recensione dello zaino fotografico Toxic Valkyrie. Brian 2.0 fa parte della serie Punks, linea entry level (che poi entry level non è) degli stativi di 3 Legged Thing.
Considerarlo solamente un treppiedi da viaggio è riduttivo: alla massima estensione supera i 180 cm e implementa soluzioni che lo rendono estremamente versatile.
Caratteristiche
Allungando le cinque sezioni delle gambe e le due della colonna raggiunge i 186 cm (altezza comprensiva della testa a sfera AirHed Neo 2.0, acquistabile anche in kit). Con la colonna chiusa è alto 139 cm, misura di tutto rispetto per il tipo di prodotto. Da chiuso, rovesciando le gambe per facilitarne il trasporto, si riduce a soli 44 cm. Il peso è di 1.68 Kg, testa inclusa; 1.32 Kg il solo treppiedi. La portata massima del treppiedi è di 14 Kg. È uno strumento leggero e compatto ma che all’occorrenza può raggiungere un’altezza notevole.
Ma non è finita qui, rimuovendo la colonna centrale, montando il supporto per la testa e la testa direttamente sul treppiedi e aprendo al massimo le gambe possiamo abbassarlo a meno di 20 cm da terra (misura che tiene conto anche della testa kit).
Estetica, Design e tecnologia
Ciò che ha animato dal principio 3 Legged Thing è l’idea di un prodotto di alto livello con un’identità ben definita, in grado di distinguersi dai prodotti già presenti sul mercato. Il colore è stato uno degli aspetti principali. Brian si trova in due colorazioni: le componenti metalliche, a partire dalla piastra di tipo Arca Swiss, sono curate e l’impressione è quella di un oggetto ben sviluppato e professionale.
I meccanismi di lock delle sezioni di gambe e testa, oltre a essere molto pratici da maneggiare per via della dimensione, della forma e del grip in gomma, hanno all’interno spessori in nylon che garantiscono scorrevolezza e affidabilità nel serraggio.
Per i principali interventi di uso e manutenzione basta una chiave a brugola inserita anche nel tool a corredo. Tool che include anche un apribottiglie ed è dotato di gancio per il trasporto e di un anello da portachiavi.
Massima versatilità
Brian 2.0 può diventare un treppiedi da tavolo (in combinazione con un kit di piedini opzionali), un monopiede, che con la testa raggiunge i 190 cm mantenendo la possibilità di orientamento grazie alla sfera, un boom arm per un microfono o un illuminatore, un’asta per selfie.
Poter svitare tutte e tre le gambe nsieme alla possibilità di invertire o sfilare facilmente la colonna lo rendono estremamente flessibile nei possibili impieghi.
Piedini opzionali
I piedini di serie sono per un uso generico, ma possono essere sostituiti con varianti opzionali per adattarsi al meglio alle diverse superfici e situazioni.
Utilizzo pratico: stabilità e generi
Come regola generale, più si estendono le sezioni delle gambe in un treppiedi e più si allunga la colonna, più diminuisce la stabilità. Anche questo treppiedi non fa eccezione ma, nonostante l’ultima sezione delle gambe sia sottile, sono riuscito – quando necessario – a utilizzare Brian anche alla massima altezza. Non è una pratica che consiglio come modo d’uso normale, ma è importante sapere che in caso di necessità è fattibile.
Per ottenere le performance migliori, se impiegate obiettivi dal peso importante, consiglio di montare il sistema macchina-obiettivo con il baricentro il più possibile in asse con la sfera della testa. Usando corpi full frame Sony principalmente con i grandangolari da 25 mm f/2 e 35 mm f/1.8 il peso non è nemmeno lontanamente un problema. Quando ho utilizzato invece combinazioni più importanti come il Sony 90 mm macro o il Sony 24-70 mm f/2.8 GM (prima serie), sebbene la testa abbia retto il peso, la sfera, al momento del serraggio, diventava meno precisa. Non la vedo però come un’anomalia dovuta a questo oggetto in particolare.
Considerate le caratteristiche, vedo il nuovo Brian adatto alla fotografia in viaggio, ma anche al paesaggio, alla documentazione e, perché no, alla fotografia di still-life se necessario.
Conclusioni
3 Legged Thing è un’azienda che in Italia non mi sembra avere la diffusione che merita; non sarebbe il primo produttore che realizza oggetti curati, pensati con in mente le necessità degli utilizzatori, che finisce per collocarsi in un’area di nicchia. Negli ultimi dieci anni il mercato è stato saturato da una quantità innumerevole di treppiedi cloni, di qualità più o meno buona, ma raramente innovativi. 3 Legged Thing ha cercato di uscire da questo solco, perseguendo la sua visione, facendosi strada con soluzioni originali e creative. Chiamare il proprio prodotto non “treppiedi” ma “oggetto” con tre gambe e dare un nome proprio ai modelli chiarisce da subito la loro filosofia, la ricerca di originalità e identità (senza però dimenticare che sono strumenti fatti per essere usati e per durare).
Siti web:
3 Legged Thing: https://www.3leggedthing.com/
Brian: https://www.3leggedthing.com/eu/brian-2-tripod-system.html