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Sono passati dieci anni da quando la Sony a6000 è stata immessa sul mercato. Un intervallo temporale davvero lungo per oggetti tecnologici quindi penso sia giunto il momento di fare un nuovo punto della situazione. La a6000 merita ancora attenzione?
Caratteristiche principali (in breve)
La Sony Alpha 6000 è una fotocamera mirrorless con sensore APS-C da 24 megapixel prodotta dal 2014. Utilizza ottiche con attacco Sony E-mount ed è dotata di mirino elettronico. Lo schermo LCD non è ribaltabile in modalità selfie e non è touch. Le batterie possono essere ricaricate all’interno della fotocamera. Per la ricarica esterna è necessario acquistare un caricabatterie opzionale.
Aspetto, ergonomia, dotazione
Estremamente compatta e leggera, il design è semplice e lineare. La profondità del corpo, seppur minima, presenta un grip sufficiente per agevolare l’impugnatura anche se l’utilizzo con obiettivi grandi e pesanti può risultare stancante. Lo spessore ridotto comporta una leggera frizione dello schermo posteriore con la piastra del cavalletto nel momento in cui si cerca di estrarlo. La scheda di memoria è scomoda da estrarre, tuttavia il vano contenente la batteria e la memory card è in posizione decentrata e rende possibile l’accesso anche con la piastra del treppiedi montata.
Materiali
I materiali sono plastici ma le finiture buone. I pulsanti che non sporgono dal corpo sono difficili da premere, indossando i guanti direi impossibili… una leggera bombatura dei bottoni avrebbe aiutato.
Interfaccia utente e schermo LCD
L’interfaccia utente è semplice ma ormai datata. Sony ha rivoluzionato il sistema dei menu, soprattutto sulle macchine più recenti. Una funzione che manca e di cui non mi sono potuto fare una ragione è la livella elettronica. Un caso credo unico nel suo genere… Non ci potevo credere ma è così…
Lo schermo LCD è stata la mia più grossa delusione. Lavoro principalmente in live view e, nonostante sulla carta dovesse avere una buona definizione, nella pratica non è così.
Accessori in dotazione
Vengono forniti la tracolla, una batteria e un caricabatterie USB da collegare direttamente alla fotocamera. Nella versione senza ottica kit c’è anche il body cap. Nella versione con obiettivo invece l’ottica è già montata e non vengono forniti né il tappo della fotocamera né quello posteriore dell’obiettivo…
Dico un’ultima cosa negativa poi vediamo invece perché la Sony a6000 mi è piaciuta e perché ne ho avute due, seppur per brevissimo tempo.
Batterie
Le vecchie batterie sono state il tallone d’Achille delle fotocamere Sony fino all’introduzione dei nuovi modelli (batterie NP-FZ100 link affiliazione) che però equipaggiano solo le fotocamere più recenti e, nella serie a6XXX. Essendo al corrente della scarsa durata della carica, insieme alla fotocamera ordinai subito una seconda batteria.
Nota: ho verificato di persona che la fotocamera scarica la batteria anche da spenta… quindi vanno tolte sempre, anche per una sola notte di riposo…
Cosa mi è piaciuto della Sony Alpha 6000
Il sensore e la qualità d’immagine. I file prodotti da questo sensore APS-C da 24 Mpxl sono ben lavorabili. Non ho fatto misurazioni “scientifiche”, solo scatti sul campo, ma la gamma dinamica mi sembra buona e le immagini pulite, per lo meno a bassi ISO.
La capacità di produrre immagini di buona qualità è una delle caratteristiche principali per una fotocamera e in questo la piccola e compatta a6000 non delude.
Campi di impiego
Non lo consiglio a chi vuole farne un uso principalmente video perché ci sono modelli di gran lunga più performanti, come la a6400 che ho usato per due anni che si trova a un prezzo ormai inferiore ai 1000 €. Non la trovo nemmeno così adatta a chi volesse usarla con ottiche vintage visto che il metodo di focheggiatura con le ottiche manuali non mi è sembrato gran che.
È adatta a chi cerca un corpo leggero e compatto, in grado di produrre immagini di qualità.
Perché ho rimandato indietro entrambe le a6000
Primo tentativo: Sony a6000 + Sigma 19 mm
Verso la fine del 2016 il prezzo della a6000 crollò rendendola una fotocamera davvero appetibile. Per me che volevo provare il sistema Sony era un’occasione da non perdere. Senza pensarci troppo la ordinai su Amazon insieme all’ottica Sigma Art Sigma 19mm f/2.8 DN. La fotocamera mi fece una buona impressione e anche l’ottica Sigma si dimostrò superiore alle aspettative.
Purtroppo la Sony a6000 con l’ottica Sigma montata produceva un continuo rumore tipicamente “elettronico”: un sibilo acuto alternato a un secondo suono dalla tonalità più bassa. Ho provato il reset della macchina, ho disabilitato tutti gli automatismi, ma bastava accenderla perché ricominciasse. Non sapendo se dipendesse dalla fotocamera, dall’ottica o dalla combinazione ho rispedito il tutto ad Amazon segnalando il problema e in poco tempo ho ricevuto il rimborso.
Secondo tentativo: Sony α6000 + 16-50 mm kit
Visto che il primo approccio con la fotocamera era stato positivo decisi di ritentare e ordinai la versione con ottica kit Sony Alpha 6000 + Sony 16-50 mm f/3.5-5.6 OSS (link affiliazione).
Sebbene il 16-50mm non mi facesse impazzire (l’ho rivalutato in questi anni di uso assiduo assieme alla a6400, anche per uso video), le dimensioni ridottissime e la focale da 24mm equivalenti si facevano apprezzare.
Dopo alcuni scatti di prova, visionando le foto a monitor, mi rendo conto che – fatta eccezione di quelle con focheggiatura a infinito – le altre hanno tutte il punto di fuoco sbagliato. Impacchettai nuovamente tutto e lo rispedii ad Amazon chiedendo il reso del denaro.
Cosa penso della a6000 nel 2024?
Dieci anni sono un fardello non da poco e, sebbene trovi la a6000 tuttora un corpo degno, dall’altra il mercato l’ha resa ormai poco appetibile. La difficoltà nel trovarla nuova, il prezzo molto meno competitivo rispetto al 2016, mi portano a consigliare al suo posto il modello a6400. La Sony a6400 è il modello che, in questo momento, mi sembra avere il miglior rapporto prezzo/prestazioni. Per preferire la a6000 il prezzo dovrebbe essere davvero interessante.
Credo che questo sarà l’ultimo aggiornamento che apporterò al capitolo Sony a6000. Un modello giustamente longevo che ha lasciato un segno importante nell’evoluzione dei corpi macchina Sony mirrorless.